Molti di noi almeno una volta nella vita hanno sperimentato la fastidiosa sensazione di un suono prolungato nelle orecchie. Può succedere ad esempio dopo una lunga esposizione a rumori forti, come la musica di un concerto, altre volte invece può semplicemente capitare che un fischio nasca nel nostro orecchio dal nulla, per poi scomparire dopo pochi minuti. A volte però il rumore non scompare e quello che sembrava essere un fastidio temporaneo si rivela come qualcosa di più serio. È l’acufene, un rumore costante che si avverte nell’orecchio e che a seconda della persona può ricordare un ronzio, un sibilo o magari un fischio.
L’acufene non proviene da una fonte esterna, anzi, dà proprio l’impressione di nascere dentro la nostra testa. Può essere costante, intermittente o pulsante, e il suo decorso spesso è imprevedibile: a volte nel tempo può perdere intensità e diventare molto gestibile, altre volte invece i suoi sintomi peggiorano senza motivo apparente. Chi soffre di acufene spesso è molto spaventato perché teme che possa trattarsi di qualcosa di pericoloso: è importante quindi specificare che il disturbo in sé non rappresenta un rischio per la salute. Quel che è certo, però, è che l’acufene può diventare molto invalidante e influire in modo negativo sulla qualità della vita, quindi saperne di più può essere molto utile per imparare a gestirlo e continuare la nostra vita con maggiore serenità.
Ma da dove viene l’acufene? Le cause principali.
Quella che in apparenza sembra una domanda semplice in realtà non lo è, perché le cause dell’acufene sono tuttora poco chiare. Ci sono però molti indiziati, tra cui:
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Esposizione prolungata a rumori forti
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Uso di farmaci ototossici
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Sindrome di Ménière (un disturbo che colpisce l’orecchio interno)
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Tappi di cerume
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Problemi all’orecchio medio (come infezioni e tumori vascolari)
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Danni alle cellule ciliate nella coclea (ovvero le cellule che aiutano a trasformare le onde sonore in segnali nervosi
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Fattori muscolo-scheletrici (come serraggio della mascella, digrignamento dei denti, tensione muscolare nel collo)
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Invecchiamento
Come viene diagnosticato l’acufene
Quando si sospetta di soffrire di acufene, o comunque quando si avverte un fischio prolungato nelle orecchie che non accenna a smettere, è molto importante consultare il medico che innanzitutto farà un test dell’udito. Fondamentale è comunque lo studio dell’anamnesi per capire abitudini di vita, eventuali farmaci assunti che possono essere la causa del fastidio e raccogliere tutti gli elementi che possano aiutare a costruire un quadro chiaro. Se lo riterrà necessario, il medico potrebbe prescrivere anche esami di imaging come la risonanza magnetica.
Esistono dei rimedi efficaci per l’acufene?
Oggi non è ancora stata trovata una terapia risolutiva per gli acufeni, ma in diversi casi i pazienti hanno tratto benefici da alcuni trattamenti come ad esempio:
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Laser per acufeni (soft laser)
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Vasodilatatori e fluidificanti del sangue
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Vitamine o additivi nutrizionali
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Terapie specifiche per la colonna cervicale
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Terapie odontoiatriche e correzione delle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare
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Arricchimento sonoro con mascheratori ambientali
Visto che al momento non esistono terapie definitive, la prevenzione rimane la strada migliore per difendersi dall’acufene. Proteggi quindi le tue orecchie dai rumori forti e tieni sempre d’occhio i livelli di volume del televisore, della radio e del lettore mp3.
Se sei spesso esposto a rumori forti sul lavoro o a casa, riduci il rischio usando protezioni come tappi per le orecchie o otoprotettori e, soprattutto, programma dei regolari controlli dell’udito per rilevare eventuali problemi nella struttura dell’orecchio interno e medio.
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